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domenica 28 dicembre 2025

La Vampira (Luserna e Sette Comuni, Trentino-Alpe Cimbra e Veneto)

 


Una sera come tante, una giovane coppia di sposi si mise a letto. Appena calato il silenzio e spento ogni lume, un fruscio improvviso ruppe la quiete: qualcosa si muoveva nell’oscurità. Dopo pochi istanti, l’uomo si irrigidì, paralizzato, incapace perfino di proferire parola. Dalle sue labbra uscivano solo suoni soffocati, simili a un lamento.

La moglie, spaventata e confusa da quella reazione, lo scosse con forza. Solo allora lui riuscì a parlare. Le raccontò che, nel momento esatto in cui avevano avvertito quella strana presenza nella stanza, aveva sentito un peso invisibile piombargli addosso, come se qualcosa cercasse di soffocarlo.
E fu proprio in quell’istante, quando lei lo scosse, che quella presenza si allontanò di colpo.

Il giorno seguente, la giovane coppia si confidò con la madre dello sposo. La donna, udito il racconto, si mise a ridere e disse loro, con tono quasi divertito, che a visitarli era stata la Vampira. I due tornarono a casa per nulla rassicurati dalle parole della donna ma, almeno, da quel momento sapevano chi fosse a turbare il loro sonno. Quella stessa notte, l’oscura Presenza tornò a colpire il marito, e così accadde anche nei giorni successivi. L’uomo si sentiva sempre più debole, poiché la Vampira, ogni notte, gli succhiava il sangue, svuotandolo a poco a poco di ogni energia. Esasperato, fu colto da un’idea improvvisa.

Una notte, decise di attendere. Mentre la moglie era già a letto, lui rimase appostato accanto alla porta della camera da letto, stringendo tra le mani una cavezza da cavallo. Poco dopo, sentì l'Entità salire le scale. Appena la vide entrare, le infilò la cavezza sulla testa e all’istante quella si tramutò in un cavallo. A quel punto, lo sposo corse dal fabbro del paese, supplicandolo di seguirlo a casa per ferrare l’animale. Durante il tragitto, gli raccontò l’intera vicenda. Il fabbro, ancora mezzo assonnato, ascoltò in silenzio, sbigottito. Una volta giunto nella stanza, senza indugio ferrò la bestia, poi fece ritorno alla sua dimora.

Ma non appena rientrò a casa, trovò la moglie — la Vampira — distesa a letto, che urlava per i dolori lancinanti. Quando il fabbro aveva ferrato il cavallo, in effetti, aveva conficcato i chiodi proprio nelle sue mani e nei suoi piedi.

Preso da un sentimento misto di angoscia e sgomento, il fabbro corse a casa della coppia, spiegò tutta la situazione e chiese il permesso di rimuovere i chiodi che aveva appena messo al cavallo, altrimenti la donna sarebbe morta di dolore. Promise infine che non si sarebbero più verificate aggressioni e che avrebbe proibito alla moglie di nutrirsi ancora del sangue della sua vittima.

Così il fabbro tornò a casa e rimosse i chiodi dalle mani e dai piedi della donna, alla quale vietò, da quel momento in poi, qualsiasi forma di aggressione. Piantò quindi un chiodo nel muro e le intimò che, ogni volta in cui avesse sentito il desiderio di succhiare il sangue di qualcuno, avrebbe dovuto succhiare quel chiodo. La Vampira non poté fare altro che accettare e, da quel giorno, non entrò mai più nelle case a cercare vittime.



Note

Il chiodo

In questa versione cimbra, il Tormento Notturno assume i tratti della Vampira, figura già incontrata nella leggenda mochena, dove si manifesta in relazione ai neonati. Emergono tratti simbolici interessanti, in particolare legati al ruolo dei chiodi, che in questo contesto trascendono la loro semplice funzione narrativa.

Il chiodo, infatti, serve a placare la Vampira: la Strega, in virtù del patto stipulato con il marito—fabbro, è obbligata a rivolgere i propri impulsi predatori verso questo oggetto, che funge da sostituto simbolico delle sue vittime. In ambito folklorico, il chiodo assume così il valore di limite e confine tra la natura stregonica e quella umana della donna, tra ciò che è lecito e ciò che non lo è.
I chiodi, da sempre, rappresentano ciò che blocca, sigilla, vincola: strumenti capaci di fermare un maleficio, contenere una forza o imprigionare uno spirito. Il gesto di piantare un chiodo nel muro richiama pratiche rituali apotropaiche e di legatura magica, finalizzate a contenere o esorcizzare entità malefiche.

Il fabbro

Interessante anche il ruolo del fabbro, che abbiamo già visto in altre leggende, come in quella fassana “La Trud e il Fabbro”, dove, se in quel caso si limitava a “consegnare scorie”, qui assume un ruolo coerente con l’archetipo tradizionale di “colui che forgia e domina il Ferro attraverso il Fuoco”. In questa storia, egli è non solo il marito della Vampira, ma anche l’unico in grado di riconoscere e contenerne la natura. Si riafferma così la sua funzione di mediatore tra il Mondo Naturale e quello Soprannaturale, capace di agire su entrambi i piani. Il fabbro non combatte la Vampira con la violenza, ma attraverso un gesto rituale e simbolico, che lo rende artefice di un equilibrio tra l'umano e il demoniaco.





Immagine

* Generata con l'A.I.

Bibliografia

* Coltro Dino, Leggende e racconti popolari del Veneto, Newton Compton Edizioni 1982

Sitografia

* Cfr. La Vendetta del Premevenco (Cadore, Comelico e Bellunese, Veneto)

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/la-vendetta-del-premevenco-cadore.html

* Cfr. Il Pesarol (Bassa Legnaghese, Veronese, Veneto)

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/il-pesarol-bassa-legnaghese-veneto.html

* Cfr. La Trude catturata (Dolomiti, Trentino-Alto Adige)

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/la-trude-catturata-dolomiti-trentino.html

* Cfr. La Tròta e i Neonati (Val dei Mocheni-Bersntol, Trentino)

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/la-trota-e-i-neonati-val-dei-mocheni.html

* Cfr. La Trud e il Fabbro

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/la-trud-e-il-fabbro-val-di-fassa.html

* Cfr. La Tròta (Val di Fiemme, Trentino)

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/la-trota-val-di-fiemme-trentino.html

* Cfr. Malvina, la Donna che conosceva la Morte (Val di Fassa, Trentino)

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/malvina-la-donna-che-conosceva-la-morte.html

* Cfr. La Smara e i molti nomi della Trude: un'analisi del Tormento Notturno tra le Alpi e alcune aree orientali d'Italia.

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/la-smara-e-i-molti-nomi-della-trude.html

* Cfr.Frau Drude-Trude

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2018/12/frau-drude-trude.html

* Cfr. L'Alp

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2018/12/l-alp.html





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