Questa è la storia di come la curiosità fine a sé stessa
e l'insolenza non paghino mai, questa è la storia di una ragazza che volle
sfidare Frau Trude.
Fu in una fredda giornata, complice l’ozio che porta
con sé la stagione invernale, che una giovane ragazza si rivolse ai genitori,
dicendo loro che avrebbe voluto andare a trovare nel fitto del bosco Frau
Trude. Era curiosa la ragazza, voleva vedere se le cose narrate da chi aveva
incontrato questa strana Signora fossero vere, se davvero la sua casa fosse
così colma di oggetti particolari. Voleva insomma andare solo a curiosare. I
genitori cercarono in tutti i modi di vietarle di andare, ma lei si mise in cammino
senza nemmeno valutare le parole di chi, più saggio di lei, la metteva in
guardia dall’andare a mettersi nei guai. Cammina, cammina arrivò da Frau Trude,
che come la trovò sull’uscio di casa le chiese: “Come mai sei così pallida? E
la ragazza rispose tremando : “Ho visto una cosa che mi ha fatto paura, un
uomo nero sulla vostra scala” ma la Trude rispose “E’ solo un carbonaio”. Il
dialogo continuò “Ho visto un uomo verde sulla vostra scala”, “Era un
cacciatore” ribatté la Trude; “Ho visto un uomo rosso sulla vostra scala”, “Era un macellaio”. “Frau Trude che terrore! Ho guardato dentro la vostra casa
e non vi ho vista così, ma orrenda e terrificante. Frau Trude con un ghigno le
rispose “Bambina mia, mi hai solo vista nella mia vera essenza, ti ho attesa
tanto a lungo, diverrai luce per i miei occhi!” Così la prese e la trasformò in un
ciocco di legno che mise ad ardere nel camino.
Note:
La Fiaba Grimm è la numero 43 ed è ispirata dalla
versione del 2010 della Professoressa Dal Lago Veneri, riscritta su una
versione edita nel 1936.
La
Frau Drude-Trude (anche Drud o Trut, con variante maschile in Drudner o Trutner)
si manifesta in questo breve racconto ed evidenzia tratti specifici, che
riportano alle Figure del Tempo del Solstizio d’Inverno, rivelandosi come
variante terminologica e sovrapponendosi per parecchi aspetti alla figura di
Holda. A partire dal XVI sec. il termine venne usato come sinonimo di strega.
Curiosità La
curiosità lontana dal rispetto non viene apprezzata, anche quando inconsapevole
innesca un processo lesivo per la persona che si approccia a queste figure
senza il dovuto atteggiamento mentale. Questo si manifesta sia in questa fiaba
ma anche in altri racconti. Del resto se la ragazza fosse stata consapevole che
la Trude è malevola, non avrebbe azzardato il ricercare l’incontro.
Diavolo Nella
versione dei Grimm, quando la ragazza dice di aver visto all’interno di casa
un’altra forma della Trude rispetto a quella che vede sull’uscio di casa, viene
nominato il Diavolo (per intenderci
tutto ciò che rappresenta la decadenza e la decomposizione di questo
tempo dell’anno viene sostituito, all’interno della rilettura cristiana,
sistematicamente dalla figura diabolica), io ho voluto non ricalcare questa
linea di narrazione, proprio per non cadere nella trappola che associa la
strega al Diavolo cristiano, che sicuramente all’origine di questa storia non
c’era. In merito a questo la Trude assume gli stessi tratti duali della
Holda/Perchta.
Veggenza La
Trude dice chiaramente alla ragazza che la stava aspettando, manifestando la
conoscenza che sarebbe andata a trovarla prima che succedesse.
Stregoneria
La trasformazione della ragazza nel ceppo di Yule, avviene ad opera di un atto
stregonico, per questo la Trude è considerata strega per antonomasia.
Il
ceppo di Natale riporta
anche qui ad un’antichissima usanza sicuramente di matrice precedente la sua
prima attestazione che ci giunge nel 1184 dalla Germania. Da qui si estese sino a sud del continente ed
anche al di fuori di esso. Tradizione ancora vissuta in talune parti d’Italia e
che arriva a noi anche attraverso uno dei dolci tipici del periodo, specialmente
nel nord e centro Italia: Il tronchetto
di Natale. Il ceppo o ciocco veniva ricercato e scelto attraverso una
selezione di tipo rituale, effettuata solo da uno o più membri della famiglia,
a seconda delle regioni. La ritualità includeva poi lo stesso trasporto e
l’accensione. Il ceppo, tronco di legno trovato alla base di un albero doveva
essere frassino o abete. Portato a casa lo si addobbava per essere acceso con
brace del ceppo dell’anno precedente e doveva ardere per le Dodici Notti Sante.
Il
Drudenfuß-Piede della Trude o Piede del Druido Questo
è il termine con cui a partire dal Medioevo venne definito il simbolo del
pentacolo all’interno di un cerchio. Interessante vedere come popolarmente solo
graficamente vi sia similitudine fra il termine Drude-Trude e Druide-Druida in
Tedesco, in un’attinenza, secondo la visione del tempo che affiancava con
chiara evidenza alla stregoneria sia la Trude che il Druidismo, senza
giustificazione di tipo etimologico che possa invece affiancare i due termini.
Il termine potrebbe essere, secondo i Grimm, anche di
derivazione da una Valchiria di nome Þrúðr,
termine che in Antico Norreno significa forza.
Figlia della Dea Sif e del Dio Thor vide il suo nome anglicizzato in Thrud.
Si manifesta così un altro degli aspetti tipici
medievali della medicina alchemica, qui estesa come concetto, anche alla
protezione personale e degli ambienti: il pentacolo inscritto in un cerchio che
simboleggia l’integrazione dell’Essere Umano nella Natura, e quindi visto in accezione negativa del suo
significato, in questo contesto diviene apotropaico, secondo il principio che ciò che ammala può anche guarire.
Del resto secondo la Tradizione cristiano-cattolica la
Vita è figlia del Dio monoteista mentre secondo il politeismo, di qualunque
matrice, essa è figlia della Natura nei suoi molteplici aspetti di Dea, Dee,
Dei.
Abbiamo un importante testimonianza dell’utilizzo
scaramantico del simbolo all’interno di Burg-Castel Taufers, maniero
duecentesco nel quale, all’interno della camera da letto della Principessa
Margarethe, mostra sulla culla un pentacolo con la punta rivolta verso l’alto ed
inscritto in un cerchio, poiché la paura della Frau Trude era così grande, da
farlo utilizzare anche in chi come i regnanti dell’epoca seguivano la religione
cattolica, il cui simbolo fu scolpito a tutela del neonato che dormiva in
quella culla sulla parte frontale, mentre sul retro dello stesso lettino venne
scolpita una croce cristiana.
Ma il vocabolo Drudenfuß è utilizzato anche con il
significato di vischio, con funzione di protezione sempre da demoni e streghe.
La
Frau Trude anche nell’araldica Una curiosità, il termine
Drudenfuß, rappresenta anche in araldica, in lingua tedesca, un qualsiasi
pentacolo all’interno di uno stemma comunale o nazionale, in alternativa a
sostantivi come Alpfuß o pentalfa per esempio. Questo a prescindere che la
figura sia rivolta con la punta verso l’alto o il basso. Ad esempio nel
circondario di Rems-Murr nella Regione del Baden-Württemberg non lontano da
Stuttgart-Stoccarda, Weiler ora frazione di Schondorf un tempo fu Comune
autonomo ed il suo stemma era appunto il pentacolo rovesciato, ma questo è solo
un esempio fra diversi disponibili.
L’Alp Abbiamo
visto essere uno dei nomi della Frau Trude, sebbene in quella manifestazione
sia maschile. Frau Trude come l’Alp penetra all’interno di abitazioni e stanze
da piccoli fori circolari nelle pareti delle case o dai buchi delle serrature delle
camere da letto.
I
tre colori della visione della giovane Il nero porta con sé
morte e sventura, il rosso è il sangue dell’offerta rituale, la vita che viene
offerta alla Divinità, e nulla più della trasformazione della giovane nel ceppo
offerto al fuoco avrebbe potuto rappresentare al meglio questa ritualità sacra. In ultimo il verde, la Natura del piano terreno, da cui Drude-Trude origina ed
in cui dimora.
Immagini
*1.Fairytale.wikia.com
*2.Wikipedia.org
Didascalia
2. Weiler-Rems stemma
Bibliografia
*Grimm - Tutte le Fiabe, a cura
di Brunamaria Dal Lago Veneri Newton Compton Editori 2010, Pag.150-151
*Laugrith Heid, La Stregoneria
dei Vani, Anaelsas Edizioni 2017, Pag. 83-85-86
Videografia
*Burg Taufers, Ritter, Sagen und Geschichte-Il
Castello di Taufers, Cavalieri, leggende e storia, Rai Bozen 2013
Sitografia
Mio articolo 2018
Mio articolo 2018
*L’Alp
*Wikipedia.org