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venerdì 26 dicembre 2025

La Trud e il Fabbro (Val di Fassa, Trentino)




Tutte le notti era la stessa storia! La Trud si insinuava dal buco della serratura per tormentare il fabbro Foschin. Ma l’uomo, previdente, si era abituato a farsi il segno della croce prima di coricarsi e posizionarsi sempre su un fianco. Non appena varcava la soglia, l’orrenda Strega andava su tutte le furie: urlava, si contorceva, rovesciava mobili e suppellettili, strappava vestiti e tende, furiosa per non poter schiacciare quell’uomo che aveva imparato come tenerla a bada.

Tuttavia, il Foschin era esasperato e desiderava riappropriarsi del suo sonno ristoratore, senza essere disturbato ogni notte da quell’oscura Presenza. Pensò e ripensò, finché, una notte, ordinò alla vecchia Strega di tornare la mattina seguente per prendere delle scorie. Sperava così di riuscire a smascherarla, dandole finalmente un volto.

Attese e, la mattina dopo, la vecchia Romana da Moncion bussò alla porta della sua fucina. Quando l’uomo aprì, le chiese cosa volesse. Alla sua richiesta — di scorie per lenire il mal di denti — Foschin la riconobbe: era lei la Trud.

Con tono deciso, le disse di sapere chi fosse e quanto lo tormentava di notte. Le offrì le scorie, ma a una condizione: avrebbe dovuto lasciarlo in pace per sempre. La donna accettò, e così il fabbro tornò finalmente a dormire sonni tranquilli.



Note

Attribuzione culturale e trasmissione della Figura

Questa leggenda fu raccolta da Hugo de Rossi e ripresa, in epoca recente, da Mauro Neri. L’aspetto interessante è che la storia, sebbene ambientata in Val di Fassa, non sembra avere una radice riconducibile in modo stretto alla Cultura Ladina. Mancano infatti riferimenti nei lavori degli studiosi più illustri dell’area romanza, come Hörmann, Schneller e Alton, elemento che fa ipotizzare un’origine legata a un’influenza culturale tirolese.

Curiosamente, nella stessa area, la Figura viene anche chiamata ‘Smara, in un brano estrapolato da Storie di Magia di Brunamaria Dal Lago Veneri; tuttavia, in quel racconto, che non ha carattere leggendario, i tratti risultano — in maniera esclusiva rispetto agli altri racconti — completamente diversi, pur mantenendo efficacia narrativa.

La Soglia come Varco Liminale

L’ingresso della Trud attraverso il buco della serratura richiama uno dei nuclei simbolici fondamentali dell’Oppressione Notturna: l’accesso attraverso varchi minimi, soglie impercettibili, interstizi tra interno ed esterno. La casa non viene violata con la forza, ma penetrata secondo una logica liminale, che non si colloca né nel dentro né nel fuori.

Il corpo ed il gesto rituale come contromisure

Il dormire su un fianco e il segno della croce costituiscono due strategie difensive complementari: una corporea e una rituale. Il corpo, modificando la postura, interrompe la possibilità dell’oppressione; il gesto sacro, invece, agisce come dispositivo apotropaico. È significativo che la leggenda ci indichi che nessuna delle due sia risolutiva.

Il rumore come fallimento dell’azione

La furia distruttiva della Trud, che si manifesta attraverso urla e devastazioni, segnala il fallimento del suo gesto primario. Quando l’Oppressione Notturna non può esercitarsi sul corpo, si degrada in rumore e disordine, diventando visibile e, proprio per questo, meno pericolosa, almeno per la vittima.

Il vincolo temporale

L’espediente di invitare la Trud a tornare di giorno introduce un vincolo temporale tipico delle Entità notturne: la luce dissolve l’ambiguità, costringendo la Presenza a manifestarsi in forma umana e riconoscibile. È il passaggio dal tempo liminale al tempo sociale.

La Scoria come dispositivo di regolazione del conflitto

La scoria non è soltanto uno scarto del fuoco, ma un residuo trasformato: ciò che resta dopo il processo di fusione, quando la materia ha attraversato il fuoco e ne porta l’impronta, rivelando la propria carica simbolica. In questo senso, è un oggetto liminale per eccellenza, situato tra utile e inutile, tra materia lavorata e rifiuto, tra potenza e abbandono.

Nel racconto, la richiesta della scoria non ha solo funzione di smascheramento, ma istituisce un patto. La Trud, accettando di presentarsi di giorno e di riceverla, viene costretta a uscire dal regime notturno e liminale entro cui esercita il proprio potere. L’oggetto consegnato diventa così il segno materiale di una regolazione: non l'eliminazione della Creatura, ma il ridisegno dei confini della sua azione.

La Scoria, in quanto prodotto del lavoro del Fabbro, sancisce inoltre un'asimmetria di potere: è l’Uomo che domina il Fuoco e governa la trasformazione della materia a concedere qualcosa alla Trud. Non si tratta di un dono gratuito, ma di una concessione vincolata, che stabilisce una relazione duratura e stabile. Dopo lo scambio, la Trud non viene annientata, ma neutralizzata nel suo agire notturno nei confronti di Foschin.

In questo senso, funziona come oggetto di chiusura del conflitto: non spezza il legame tra umano e soprannaturale, ma lo stabilizza, rendendolo prevedibile e non più invasivo. È un dispositivo che trasforma una persecuzione ricorrente in un equilibrio regolato, sottraendo la Trud al ciclo dell’Oppressione Notturna e confinandola in una relazione contrattuale.

La Scoria agisce come dispositivo nel senso filosofico del termine: non elimina la Trud né la neutralizza definitivamente, ma regola in modo duraturo il rapporto tra le parti. Attraverso lo scambio pattuito, essa istituisce un ordine nuovo, fondato su un vincolo simbolico e su una promessa reciproca. Il Fabbro non vince la Trud con la forza, né la espelle dallo spazio notturno: ne contratta l’azione, trasformando l’Oppressione in una relazione governata.

Il dispositivo non opera quindi per distruzione, ma per stabilizzazione: assegna alla Trud un limite, una condizione di non-ritorno, e al Fabbro una soglia di sicurezza. In questo modo, essa diventa garante del patto e segno materiale di una riconfigurazione del potere, in cui l’Entità resta esistente ma non più operante. Il conflitto non si risolve, viene contenuto, e proprio per questo il sonno può tornare ad essere possibile.

L'utilizzo di un dispositivo come soluzione narrativa

Lo schema dello scambio rituale — offerta in cambio di tregua — è ricorrente nelle narrazioni legate alla Trud, e la leggenda indica chiaramente come questa si configuri quale formula di contenimento unica di reale efficacia.

La risoluzione non avviene attraverso la punizione o la morte della Strega, ma mediante un patto. Questo riflette una visione folklorica pragmatica: non eliminare il Male, ma regolarne l’azione.

Il Fabbro quale presenza liminale al pari della Trud

Tuttavia, la presenza del Fabbro come protagonista non è casuale. Nella tradizione mitologica e folklorica, specialmente alpina, il Fabbro è Figura liminale, capace di mediare tra Umano e Sovrannaturale. La sua abilità nel dominare Fuoco e Metallo lo rende, in sé, un essere stregonico, in grado di confrontarsi con creature come la Trud.

Smascheramento e reintegrazione

L’identificazione della Trud con una donna del villaggio non equivale a una spiegazione razionale, ma a una reintegrazione sociale della perturbante. La Figura viene ricondotta entro confini umani, neutralizzata attraverso il riconoscimento e la negoziazione.






Immagine

* Generata con l’A.I.

Bibliografia

* De Rossi Hugo di S. Giuliana, Fiabe e leggende della Val di FassaIstitut Cultural Ladin «majon di fascegn» 1984

* Neri Mauro, Le mille e una leggenda del TrentinoAthesia Verlag 2019

Sitografia

* Cfr. La Tròta (Val di Fiemme, Trentino)

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/la-trota-val-di-fiemme-trentino.html

* Cfr. Malvina, la Donna che conosceva la Morte (Val di Fassa, Trentino)

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/malvina-la-donna-che-conosceva-la-morte.html

* Cfr. La Smara e i molti nomi della Trude: un'analisi del Tormento Notturno tra le Alpi e alcune aree orientali d'Italia. 

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2025/12/la-smara-e-i-molti-nomi-della-trude.html

* Cfr. Frau Drude—Trude

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2018/12/frau-drude-trude.html

* Cfr. L'Alp

https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2018/12/l-alp.html


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