Lettori fissi

martedì 13 agosto 2019

Cronaca di uno scempio annunciato





Mancano pochi giorni ad un evento che qui, abitanti, turisti ed organizzatori attendono da mesi e che lascia l’amaro in bocca, sembra solo alla sottoscritta, ben prima del suo verificarsi; sto parlando del Jova Beach Party 2019, che si terrà a Kronplatz-Plan de Corones il prossimo 24 agosto. Sono stati venduti 25.000 biglietti, un numero inimmaginabile di persone che verrà anche da fuori Provincia per assistere ad un evento unico, fra le date di questa serie di concerti estivi di Jovanotti tenuti sulle spiagge italiane, con l’unica eccezione montana del tour.




Kronplatz-Plan de Corones è un monte Sacro, con la maiuscola, di quel Sacro che se comune a tutta la Natura, connota però alcuni luoghi come speciali e di cui molti organizzatori per primi non sembrano curarsi, in nome del business e del guadagno facile e di massa.




Il 17 marzo di questo 2019, la serie di concerti in quota è iniziato con Tom Walker, che radunò 10.000 fans e per il quale pensavo ad un approccio soft in uno dei luoghi più belli delle Dolomiti. Per approccio soft intendo ad esempio, quello che da trentanove anni porta il giorno di Ferragosto l’Orchestra Bruni di Cuneo, sulle montagne cuneesi, in un concerto atteso da molti appassionati di musica classica e montagna, evento trasmesso anche dalla Rai che permette di condividere un evento ad alta quota, anche per chi non abita nella Provincia piemontese; o come nella rassegna dolomitica trentina, I Suoni delle Dolomiti, che dal 1995 porta in tour attraverso le Valli della Provincia di Trento, musicisti e cantanti che si esibiscono in paesi, piazze, presso malghe e rifugi, in maniera semplice ed essenziale, come semplice ed essenziale è la montagna.




I concerti su Kronplatz non sono una novità in effetti, i 2275 metri della famosa cima pusterese ne ha già visti alcuni sparsi negli anni, a partire dal 1995, e che portarono anche Zucchero nel 1996 con un seguito di 23.000 fans e tanto di riprese con elicottero. I concerti del 1995, 1996, 1998, 2018 ed in ultimo quello di Tom Walker hanno però un comune denominatore, si sono tenuti in pieno inverno (marzo in alta montagna significa ancora gelo e neve). La data di Jovanotti quindi crea un precedente nella stagione estiva, quando tutti gli animali abitano i boschi e molti non sono certo in letargo come nella stagione fredda.

Non seguo il cantante romano, e non so su quale base siano stati scelti i luoghi di questa serie di concerti, ma una cosa è certa, su un pianeta fragilissimo e vulnerabile, che registra giornalmente eventi distruttivi in Italia ed in Europa, eleggere come palco esclusivo, un’area che è tutelata come Patrimonio dell’Umanità, crea un divario insanabile fra ciò che la montagna è, i Valori di cui si nutre e questo nuovo di cui penso il peggio possibile.




Il primo ad insorgere contro questo concerto, salvo fare un passo indietro solo in questi ultimi giorni fu proprio Reinhold Messner, che ad aprile denunciò come portare un evento di queste dimensioni potesse essere solo lesivo della montagna, e che non aveva il potere di impedirlo ma se lo avesse avuto, sarebbe intervenuto, asserendo in controtendenza solo pochi giorni fa, che Jovanotti è un grande e spera di potergli stringere la mano.




Mi sorgono quindi domande, la questione non nasce dalla musica, ma dalla scelta di organizzare un concerto da stadio, in un luogo che tutto è meno che uno stadio.

E’ vero che su quel Monte convergono molte cabinovie, che fa parte di uno dei più grandi comprensori sciistici al mondo, che passano milioni di sciatori all’ anno, ma per quanto rumore possa esserci e per quante persone possano salire in cima, durante il tempo invernale, non sarà mai paragonabile alla follia rumorosa di un concerto che aggreghi migliaia di persone a cantare, ballare e saltare.

L’organizzazione ha ricevuto anche il sostegno, sempre a partire da aprile, del WWF che sul suo sito offre una pagina a sponsorizzazione dei concerti del musicista, in quanto dice che userebbe gli eventi per sensibilizzare il pubblico contro l’uso della plastica.
Già di fronte a tale affermazione sorgono tutte una serie di perplessità, che mi fanno interrogare su come il WWF possa affiancarsi ad un avvenimento che può solo creare immondizia ed inquinamento, titolando una pagina ‘Insieme a Jovanotti contro l'inquinamento da plastica’ che già pare una contraddizione in termini. Se da un punto di vista fisico, quanto gettato in terra potrà essere rimosso, da un punto di vista acustico e sonoro no. Penso ai boschi rigogliosi che si stendono lungo i versanti di quella montagna, ed a tutte le vette delle vallate intorno, agli animali che li popolano, alla violenza che subiranno.
Nei mesi scorsi Jovanotti ha risposto a Messner tramite Facebook, attraverso un post in cui asseriva "Quando dico che stiamo tenendo insieme un evento rock con l’equilibrio ambientale non lo dico tanto per dire, si tratta di mettere in campo tutte le conoscenze in questo ambito ed è quello che stiamo facendo, per mostrare un modo nuovo di fare le cose, non quello solito che giustamente preoccupa Messner. Il futuro non lo si affronta negandoci le esperienze ma immaginandone di nuove con nuovi mezzi".




In riferimento ad altre date del tour, mi sento solo di segnalare che l’uso di un simbolo come la Venere di Willendorf, che svettava dal palco di Praia a Mare, in provincia di Cosenza durante il concerto di pochi giorni fa, non va che ad aggiungersi ad una serie di incongruenze, che per chi in quel Sacro Femminino crede, non può che essere letto come un atto di oltraggiosa inconsapevolezza, la stessa che peraltro non fa tenere conto di ambienti naturali fragili, e che vengono valutati ed utilizzati solo per la loro bellezza paesaggistica.




Si potrà trovare qualsiasi modo o mezzo per realizzare nuove esperienze, per ritornare alle parole dell’artista, ma per quanto io in primis sia sempre stata una sostenitrice dell’esperire, credo ci siano dei limiti dettati dal buon senso, che troppo spesso vengono ignorati.  Gli eventi da stadio si devono tenere allo stadio, in arene,  in palazzetti o il luoghi preposti ad essi, e non in un Regno che si nutre di Silenzio, e che attraverso quello parla e comunica a chi ci si avvicina. Non c’è futuro ed esperienza che tenga dove la Natura ed i suoi abitanti vanno tutelati. Jovanotti, gli organizzatori, gli stessi abitanti locali che espongono striscioni inneggianti nell’attesa di quella serata, non sanno o forse hanno dimenticato che quel luogo, la Cima di Kronplatz, è un luogo denso di magia le cui radici si perdono in un tempo immemore; grazie ad un Mito importante e potente come quello dei Fanes, è arrivato sino a noi tramandandoci che quel luogo, che in Italiano suona come un comprensibilissimo Piano delle Corone, lega il suo nome alla figura della saggia Principessa Dolasilla, la Guerriera che lì fu incoronata, prima di cadere in battaglia e vedere la fine del suo Regno e del suo Popolo. E Lujanta la gemella che le sopravvisse e che una volta l’anno esce dalle viscere della Montagna nell’attesa che quel Regno di Saggezza e Pace ritorni, non può che assistere sgomenta a tutto ciò.













Immagini

* 1,2,3,4,5,6,8 Tratte dall’archivio personale

* 7 quotidianodelsud.it


Didascalie

* 1,2,3,4,5,6,8 Scorci da Kronplatz-Plan de Corones


* 7 La Venere di Willendorf appesa ai tubi verticali del palco del concerto di Praia a Mare (CS) tenutosi lo scorso 7 agosto.



Sitografia

*https://www.montagna.tv/139076/plan-de-corones-6-concerti-prima-di-jovanotti-lultimo-un-mese-fa/

*https://www.repubblica.it/cronaca/2019/04/07/news/messner_sfida_jovanotti_no_ai_concerti_sulla_vetta_-223461371/

*https://video.lastampa.it/spettacoli/l-alpinista-reinhold-messner-fa-pace-con-jovanotti-ci-stringeremo-la-mano-a-plan-de-corones-e-sara-tutto-a-posto/102119/102129

*https://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2019/04/08/jovanotti-risponde-messner_kUuqOE6fMBtFhS3Wm6fZGK.html?refresh_ce

*https://www.quotidianodelsud.it/calabria/spettacoli/2019/08/07/grande-festa-jova-beach-party-praia-mare-jovanotti-infiamma-fans?fbclid=IwAR0uk60Jmh7Jugweu00qSt-NZWzj5OM629X2bcdduVm4_7QpC9lQ4ofUpSE


*https://www.rainews.it/tgr/bolzano/video/2019/08/blz-Jovanotti-Beach-Party-Plan-De-Corones-25mila-persone-misure-sicurezza-a2d3a263-59d5-4bb2-954d-b02fc93a0a03.html?wt_mc=2.social.fb.redtgrtaabz_blz-Jovanotti-Beach-Party-Plan-De-Corones-25mila-persone-misure-sicurezza.&wt&fbclid=IwAR3_VjLBXI6L-Zx1vURb5Y6VGJvZjemgcBpXtoPE8vFQ5Xut3GMGyvmftDc

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