Lettori fissi

mercoledì 26 aprile 2017

Percorrendo Strade, riscoprendo Storie




Campill – Mühlental – Naturpark Puez - Gaisler
   Longiarù – Valle dei Mulini – Parco Naturale Puez - Odle 
Immagine tratta dall'archivio personale

“Sentieri, antichi sentieri, chissà quali passi vi hanno solcati…. “ Questo è il pensiero che mi accompagna quando mi accingo ad esplorare un territorio. In generale la scelta di indagare una zona, non è mai casuale, o almeno apparentemente potrebbe sembrarlo, ma poi capisco sempre di essere stata condotta esattamente dove avevo bisogno di essere portata. Così inizialmente la scelta cade su un luogo, una valle, e so che l’escursione diventerà viaggio, disegnando  la diversità fra l’esser turista e l’essere viaggiatrice, caratterizzata da una differenza sostanziale che ha a che fare con la propria anima e con l’anima dei luoghi. La turista esplora, ammira monumenti, paesaggi, musei, laghi, montagne, e corsi d’acqua, la viaggiatrice compenetra tutto questo, con l’esatto intento di esplorarlo non solo visibilmente ma anche invisibilmente, ed allora il viaggio, può essere condotto anche accanto a casa o a pochi chilometri da essa. Perché è così che la strada percorsa diventa via di accesso a sé, attraverso quella storia, quel racconto, quel mito, quella leggenda, quella tradizione, portando dentro ciò che sembra essere solo esterno ed al contempo invece, manifestando in chi esplora, qualcosa che chiedeva di svelarsi.  Ed allora l’esperienza personale incontra il luogo e nel silenzio interiore, sorge l’ascolto di uno spazio che nel proporsi, offre anche tutte le impronte energetiche di chi lo ha camminato, vissuto, ritualizzato in un tempo che fu, e che nel dialogare crea connessione, che attraverso quello che io definisco ‘guizzo d’intuito’, può essere fortemente ispiratrice. E’ il sito che chiama ed accoglie ed io che accolta, accolgo a mia volta. Si crea relazione e gli elementi racconteranno una storia che scorre attraverso l’acqua, che è cantata dal fruscio del vento, dalla terra che ha custodito il ricordo e la storia che come fuoco attende solo di essere ravvivato, per farsi riconoscere.  L’ingrediente fondamentale dell’esplorazione è il tempo, che in un’epoca dove viene elogiata la rapidità in tutto, sembra un paradosso. Ma un luogo per essere 'accolto’ va percorso e ripercorso, in generale la prima visita è quella che considero ‘apripista’, quella che cioè segnerà il tracciato da esplorare e che mi permette di raccogliere tutta una serie di informazioni, che affiorano dal silenzio interiore come ‘piccole luci’ che delineano il cammino e  che in generale annoto appena riesco e delle quali non so nulla sul riscontro storico o tradizionale. Perché il viaggio al quale mi approccio, lo vivo nella  non conoscenza del luogo, affinché si crei un ‘dialogo’ il più autentico possibile, scevro per quanto fattibile da proiezioni create spesso, dal sapere prima. Avuto questo primo contatto, appena a casa annoto sensazioni, percezioni, emozioni, diciamo che in qualche modo lascio sedimentare il tutto. Da lì a poco inizia la seconda parte dell’esplorazione, la ricerca che mi permetterà attraverso coloro che prima di me, hanno già studiato quel territorio dal punto di vista storico, archeologico, folkloristico, di confrontarmi; mi reco poi a musei ove posso trovare reperti riscoperti, ed in questa raccolta di informazioni multicolori, porto avanti lo scambio con il luogo, attraverso anche il lavoro altrui, che se da una parte mi consente di acquisire notizie ed informazioni, dall’altra mi concede di verificare le mie intuizioni e le sfumature percepite. Leggere di altri e ricordarne le opere, mi permette inoltre di onorare il lavoro, di chi, prima di me, ha camminato le stesse vie e le ha illustrate attraverso il proprio sguardo e la propria sensibilità e cultura.  In questo modo onoro gli antenati di quei luoghi, narrati dalla voce e dagli scritti di altre ricercatrici ed altri ricercatori. Ed è così che i miei passi si uniscono a quelli di anni, secoli e millenni precedenti, ed il viaggio-racconto diventa intreccio di istanti che si incrociano tessendo e narrando l’apparente Tempo.

Lujanta

Percha – Pustertal Perca - Val Pusteria 
                Immagine tratta dall'archivio personale                     

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