A te viandante che incontri questo sentiero, vorrei
chiedere di camminarci senza pregiudizio, possibilmente lasciandoti portare dentro di te, nei tuoi ricordi
ancestrali e nelle tue realtà archetipiche, lasciando così indietro cio’ che
millenni di storia, ha riscritto secondo i suoi fini, e spesso non in onestà.
Addentrati nel bosco, ascolta le creature di cui ti parlero’, ma avvicinati ad
esse con il tuo sguardo, non tacciarle di qualcosa che con forte probabilità
non fanno e non sono. Spegniamoli i roghi dentro di noi, che ci hanno fatto
perdere tradizioni e conoscenze antichissime. Se vuoi entrare, leggi
con occhi nuovi, con atteggiamento di curiosità e porta con te, cio’ che qui
scorgerai, nei tuoi cammini, lungo le passeggiate che farai. Lascia che cio’ che
ascolti risuoni negli spazi verdi dei tuoi luoghi, e lascia che in te sia
accoglienza. Sentirai sussurri e
presenze, carezze invisibili, dialoghi. Le entità di Terra, quelle che ancora
oggi accompagnano i tuoi passi nei boschi e nelle foreste, le entità dell’Aria
attraverso il vento e le brezze, le entità dell’Acqua, che incontrerai attraverso
lo scorrere dei rii e dei ruscelli, o ritroverai specchiandoti nell’acqua di
laghi limpidi, che ti porteranno nelle tue profondità insondate. Leggendo le
mie righe potrai ritrovarti riunito a cio’ che è stato scisso, ma che in
effetti è inscindibile, l’Essere e la Natura. E a te viandante che scegli il
bosco per ritrovare la tua libertà in esso, svestiti dai condizionamenti
acquisiti ed entra in contatto con la Conoscenza Sapienziale del territorio che
ti accoglie, saprà dirti molto di piu’, di qualsiasi cosa io possa narrarti.
Lujanta
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