Sono narrazioni che vedranno protagoniste figure sempre diverse, ma di cui emergeranno pochi tratti distintivi: il fulcro della storia, infatti, non sarà mai il personaggio, bensì l’esperienza, il susseguirsi degli eventi narrati. I veri protagonisti saranno i territori, lo scambio tra il visibile e l’invisibile, tra il paesaggio e chi lo attraversa. Ciò che accade dentro l’anima dei protagonisti non verrà raccontato, perché appartiene a una dimensione più profonda, che le parole non possono catturare. Le mie storie possono essere lette in modi diversi: come semplici racconti, come finestre su un altrove, come cornici per le immagini che includerò. Spetterà alla lettrice o al lettore scegliere se immergersi nella narrazione, interpretarla come una realtà o cogliere entrambi gli aspetti come inscindibili.
Nei racconti troverete spesso riferimenti a siti, parchi, fiumi e castelli. I nomi locali verranno riportati in tedesco prima che in italiano, per due ragioni fondamentali. La prima è il rispetto per la loro origine: molti nomi, tradotti, hanno perso la loro essenza, svuotati della loro connessione con il territorio e della loro energia originaria. Ogni nome locale sia esso geografico o meno, compresi i toponimi, racconta una storia e cancellarlo equivale a spezzare il legame tra il luogo e la sua memoria. Per questo, nel mio narrare, ho scelto di restituire ai fiumi, alle montagne e ai villaggi i loro nomi autentici. La seconda ragione è il desiderio di onorare questa Terra e la sua profonda impronta celto — germanica, affinché i lettori possano sentirla ancora viva nella grafia così come nel suono antico dei suoi nomi.
Immagine
* Tratta dall'archivio personale. Scorci di maggio tra nuvole e neve. Taisten — Tesido, Gsiesertal — Valle di Casies (BZ)
Sitografia
* Cfr. Introduzione ai Racconti dell'Anima
https://ilblogdilujanta.blogspot.com/2016/05/introduzione-ai-racconti-dellanima.html
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