Lettori fissi

lunedì 21 marzo 2016

Le ragioni di una scelta : il Druidismo



Ostara 2016- 20 Marzo h. 5.30 a.m.





Ci sono tradizioni millenarie dalle radici profonde ed ancora ben salde. Questa è la storia di un richiamo che si perde fra le pagine di piu’ esistenze. Inutile dire che quando nasce una pianta è perché vi è stato un seme a dare quella vita. Ed allora la prima domanda che mi sono posta è stata per capire il seme di questa nuova forma da dove venisse. 

Potrei iniziare col narrare di un incontro datato estate 2014, con una donna che ha cura di una pietra legata ai Solstizi , in un bosco ai piedi di Plan de Corones. Da lì in poi si sono susseguiti tutta una serie di tasselli che oggi danno forma e significato, all’ennesimo puzzle della mia vita e di cui l’immagine mi emoziona ed onora allo stesso tempo. Gli indizi, esattamente come nella scoperta di un tesoro, si sono susseguiti nell’arco di questi quasi due anni attraverso varie altre figure. L’incontro con Laura , Sacerdotessa del Goddess Temple di Glastonbury,  ha aperto un’altra porta importantissima,  il dono di un cristallo di rocca, ‘arrivato’ in una meditazione e trovato poi dopo qualche mese, insieme a visualizzazioni ripetute ma anche diverse nel tempo, mi hanno parlato di un apparente passato. 


Immagine tratta dall’archivio personale

Altre presenze hanno fatto la differenza: Déodat Roché, il Barone Sigmund Von Zois Von Edelstein,  Nikolaus Von Kues , la Sacerdotessa Katinka sempre del Goddess Temple. E poi ancora visualizzazioni ed intuizioni. Ho vissuto come tutti molte vite, e ricoperto ruoli diversi , spesso in chiave rituale, in tempi in cui la differenza che viene evidenziata oggi fra materialità e spiritualità non esisteva, perché lo Spirito tutto pervadeva e la materialità dell’agire e del fare erano solo una manifestazione in cui mai vi era scissione, perché erano la pienezza della vita. Nel luglio 2003 in un incontro pubblico, legato al dialogo interreligioso, nel Monastero di San Biagio a Mondovì nel cuneese, dedicato alla Madonna della Fiducia,  Lama Lobsang Sanghye mi parlo’ di una mia vita sulle vette piu’ alte del mondo. Molte mie vite passate ed anche questa mia hanno un comune denominatore: ritualità e guarigione.  Su di queste emerge un’ulteriore peculiarità che è fondamento e corona, la tutela e lo sguardo volto al Sacro Femminino come asse portante dell’esperienza intima piu’ profonda.

L’accensione della Fiamma  della  Grande Madre delle Dolomiti, sei mesi or sono proprio oggi, così come ultimi ma non meno importanti i Druidi Paolo e Giuseppe dell’OBOD-Ordine dei Bardi, Ovati e Druidi  conosciuti in questa occasione, si sono inseriti in questo mio disegno che intanto prendeva forza , anche se in maniera latente. 

Sicuramente, inoltre,  il fatto di abitare in un paese che ha origini antichissime , e che successivamente è diventato parte della cultura che fu la culla del Celtismo, la Cultura di Hallstatt, ha anche svolto un ruolo di primaria importanza, nel permettermi di entrare in risonanza con tutta una serie di dinamiche e situazioni. Così come in un vaso interiore, tutti queste parti, si sono mescolate fondendosi e dando luogo ad un intreccio profondo  che è passato poi per alambicco, in un’attenta e ponderata analisi.
Il 9 marzo ho scritto un pensiero su questo blog, rispetto ad un movimento interno che stavo osservando, ma di cui non immaginavo gli esiti che invece ho realizzato solo nelle ultime ore. Oggi dopo 11 giorni da quella riflessione, in Cerchio si è chiuso, ed al contempo si è aperto. La mia scelta, il Druidismo. 
 
Del resto a chi mi ha chiesto nel tempo di etichettarmi, rispetto a cio’ in cui credo, mi sono sempre definita una non-credente lontana da qualsiasi dogma, ma una sperimentatrice interiore fortemente legata alla Natura e quindi una donna di Dharma–pagana o una pagana-buddhista. Ancora oggi il lavoro compiuto dal Dharma sulla comprensione della Mente lo ritengo insuperabile, ma ho anche sempre detto  che in merito a molti di coloro che furono definiti pagani, non mi sarei stupita se un giorno avessi scoperto la stessa affine e forte non solo filosofia ma psicologia, perché avere consapevolezza della Natura e degli equilibri che la regolano nei suoi flussi e nei suoi cicli, richiede equilibri dove il dentro ed il fuori non esistono. Se guardare al passato puo’ portare consapevolezze, è giusto non vivere in esso, ma essere ben saldi nel presente, ed il mio presente mi chiede di integrare, qualcosa che con forte probabilità è già integrato di suo.
Quando una manifestazione interiore diventa lucida e consapevole, e quindi si manifesta anche esternamente, ed il passato non si separa dal presente, ma semplicemente è, si crea un oltre, e lì nasce la scelta, non scissa, ma anzi estremamente armonica, ed in quell’Armonia che è sorta la Primavera, Oltre.

Lujanta












Immagini tratte dal web dove non segnalato diversamente



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